Era sita nel Vicolo della Campana, ora scomparso, ed era il luogo dover era solito recarsi Goethe. In questa osteria Goethe incontrò la bella Faustina che tanto fece che riuscì ad attirare l’attenzione di Goethe, apparentemente goffa ed impacciata riuscì a mostrare il collo (al tempo non era cosa da poco), a versare il vino muovendo malamente la panca e finì col fare cerchi sul tavolo e a disegnare il suo nome e quello di Goethe intrecciati al numero romano IV che, Goethe comprese, era l’orario del primo appuntamento. Egli non aveva sbagliato nell’interpretare il numero e quello fu solo il primo di una lunga serie di appuntamenti che legarono la bella Faustina a Goethe.