La fontana delle cariatidi fu realizzata nel 1924 e fu il primo monumento voluto dal comune di Roma per il nuovo rione Prati.
Non che il rione prati sia “nuovo” nel senso di essere stato definito in quegli anni ma la zona era sempre stata rurale e le edificazioni iniziarono nella tarda seconda metà del XIX secolo (1872 circa) per far fronte alla grande immigrazione nella nuova capitale d’Italia.
Il progetto fu affidato a Attilio Selva come vincitore del concorso pubblico per tale lavoro.
La fontana è fondamentalmente di ispirazione rinascimentale e barocca e caratterizzata da quattro figure femminili nude (le cariatidi per l’appunto) poste sulla vasca di mezzo a sorreggere la vasca superiore.
La fontana fu ufficialmente inaugurata nel maggio del 1928, dopo un ritardo di un mese a causa delle aspre polemiche di stampo puritano e cattolico, non solo per la nudità delle figure ma anche per la loro posizione. Tali polemiche furono presto placate anche in ragione di un governo fascista che promuoveva la nudità e che presto avrebbe applicato come decorazione a molti edifici della città.