La Domus Aurea (letteralmente “casa d’oro”) ottiene questo nome in quanto effettivamente tempestata del metallo aureo. Questa fu fatta costruire dall’imperatore Nerone dopo che, nel 64 d.C., un incendio distrusse gran parte del centro di Roma.
Nerone, successivamente all’incendio, fece espropriare circa 80 ettari di terreno compreso fra i colli dell’Esquilino, Palatino e Celio, per potervi edificare la sua nuova dimora.
Il progetto era tanto ambizioso da non riuscire a vedere il momento del suo completamento. La morte dell’imperatore sopraggiunse più velocemente del termine dei lavori e la Domus Aurea fu quasi totalmente distrutta per restituire al popolo romano la terra che si era visto portar via.
La Domus Aurea lasciò quindi spazio all’edificazione delle terme di Tito.
Secoli dopo, e più precisamente nel 1980, quel che restò della Domus Aurea fu inserito dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’umanità.