Campo de’ Fiori è forse una delle piazze più folkloristiche di Roma, sopratutto nei giorni in cui è presente il mercato, che accende i colori della piazza grazie agli storici banchetti di fiori.
Storia
Molti credono che il nome della piazza provenga dal fatto che qui sia sempre stato presente il mercato e, fra i prodotti del mercato, l’abbondanza dei fiori coloravano la piazza al punto da essere ragione per darle il nome. In realtà, fra le tante storie che si contendono il diritto sulla verità di questo nome storico per Roma, vince quella che vuole che il nome derivi dal latino “Campus Florae”, Il Campo di Flora e Flora era l’amante di Pompeo Magno. Tutti gli abitanti di questa zona, al tempo, lo sapevano, non era un segreto.
Su questa piazza trovò la morte al termine di un lungo percorso di agonia, Giordano Bruno.
Curiosità
All’angolo tra Campo De’ Fiori e Via dei Cappellari troviamo l’Albergo della Vacca, uno dei tanti di Vannozza Cattanei, la storia amante di Papa Alessandro V e madre di Lucrezia Borgia. A suo nome era registrato anche l’Albergo del Leone sito in Vicolo Lento. Curiosità nella curiosità è che la Vannozza sembra essere stata esentata dalle gabelle sul vino (che fosse stata anche l’amante di qualche d’un altro?)
Fino al XVIII secolo erano posti sulla piazza due elementi che mettevano in guardia i mercanti dalla frode in commercio: sul lato di Palazzo Orsini pendeva una corda, sul lato opposto era posto il patibolo.