Il Palazzo di Giustizia di Roma, meglio conosciuto come Palazzaccio, al di là del suo valore storico ed architettonico che citeremo a breve, vanta una posizione strategica in Roma per passeggiate e significativi momenti in una delle aree più ricche al mondo per storia, bellezza e mistero.
Il Palazzaccio guarda in direzione di Piazza Navona, posta appena oltre Ponte Umberto I e la prima fila di palazzi che la proteggono. Il Palazzaccio separa Piazza Cavour da Ponte Umberto I ed è posto a fianco di Castel Sant’Angelo. In una passeggiata lungotevere è impossibile non fare in successione le tappe del Palazzaccio, Castel Sant’Angelo e la Basilica di San Pietro ed è per questo che troviamo il Palazzaccio in numerosi dei nostri tour.
Il suo fascino cresce in modo esponenziale alla sera quando le innumerevoli sfaccettature ed imperfezioni del travertino, nonché la particolarissima architettura, creano un mare di chiaroscuri ipnotici, le fontane sembrano definire lo scorrere del suo tempo poiché in nessun altro modo si può percepire, per il palazzo, il tempo che passa.
Cenni storici
Il Palazzaccio è stato realizzato tra il 1889 e il 1911 dall’architetto perugino Guglielmo Calderini con il supporto dall’ingegnere napoletano Gioacchino Luigi Mellucci, è una delle maggiori opere realizzate dopo la proclamazione di Roma come capitale del Regno d’Italia.
La posa della prima pietra, che inaugura i lavori, avvenne il pomeriggio del 14 marzo 1889 (in onore del re, che compiva gli anni quel giorno) alla presenza dei sovrani Umberto e Margherita e del sindaco Alessandro Guiccioli.
Il soprannome de “Il Palazzaccio” è dovuto pare a molteplici ragioni quali le dimensioni inusuali, le decorazioni eccessive, la funzione dell’edificio e la laboriosa costruzione necessaria che per altro non fu indenne da sospetti di corruzione, (sospetti che portarono ad un’inchiesta parlamentare nel 1912) ma al di là di tutto questo la vera ragione potrebbe non essere nessuna di queste.